Molti disoccupati possono avere un bonus da mille euro da aggiungere alla NASPI: ecco chi può ottenerlo e come.
Sono davvero tanti gli italiani che hanno perso involontariamente il posto di lavoro. Principalmente si tratta di lavoratori che lavorano in settori stagionali, primi tra tutti nel comparto turistico. Molti, infatti, hanno contratti di sei mesi che vanno a coprire o il periodo estivo, nel caso di lavoro in posti di mare, o il periodo invernale, nel caso di lavori in montagna.
Questi lavoratori possono fare richiesta per ottenere la NASPI, ovvero la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego. Si tratta di una indennità mensile di disoccupazione per lavoratori con rapporto di lavoro subordinato, erogata in relazione a eventi di disoccupazione involontaria verificatisi a partire dal 1° maggio 2015. Molti lavoratori possono anche aggiungere un bonus da 1.000 euro oltre la NASPI.
Bonus da mille euro per i disoccupati: chi può richiederlo
Oltre che la NASPI molti lavoratori possono usufruire del SAR, ovvero il Sostegno al Reddito. Si tratta di un’indennità una tantum fino a 1.000 euro erogata ai lavoratori in somministrazione che hanno perso il lavoro e che soddisfano determinati requisiti. È importante sottolineare che il Sar non è erogato dall’Inps, bensì da Forma.Temp, il Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori in somministrazione.
Possono ottenere il SAR le persone disoccupate da almeno 45 giorni; coloro che hanno maturato almeno 110 giorni di lavoro (o 440 ore lavorate nel caso di part-time) nell’arco degli ultimi 12 mesi a far data dall’ultimo giorno effettivo del lavoro in somministrazione. Possono fare richiesta anche coloro che hanno concluso la procedura in Mancanza di occasioni di lavoro (Mol) o coloro che hanno maturato almeno 90 giorni di lavoro (o 360 ore lavorate) nell’arco degli ultimi 12 mesi.
L’importo del Sar varia a seconda del requisito soddisfatto: se si soddisfa il requisito 1 o 2, il Sar è pari a 1.000 euro lordi; se si soddisfa il requisito 3, il Sar è pari a 780 euro lordi. La domanda per il Sar può essere presentata tra il 106° e il 173° giorno successivo all’ultimo rapporto di lavoro in somministrazione.
È possibile presentare la domanda in due modalità: tramite un sindacato di settore o in autonomia. Nel primo caso sarà un operatore del sindacato a inserire i dati del richiedente sulla piattaforma FTWeb e a caricare la documentazione necessaria. Nel secondo caso il lavoratore, in autonomia e tramite la piattaforma FTWebdovrà inserire autonomamente i propri dati, scaricare il modulo, firmarlo, allegarlo nuovamente e inviare la domanda al Fondo.
Alla domanda per il SAR dovranno essere allegati carta di identità e tessera sanitaria: copia della busta paga; estratto conto previdenziale emesso dall’Inps dopo almeno 105 giorni dalla cessazione dell’ultimo giorno di lavoro (emesso dal 106° giorno), attestante i 45 giorni di disoccupazione. Ancora dovranno essere allegati eventuali certificati di malattia, infortunio o maternità e un documento con le coordinate bancarie.