Impostare la giusta sveglia è molto importante, ma quale potrebbe essere la suoneria migliore per cominciare la giornata? Scopriamolo insieme.
Innanzitutto, e soprattutto prima di scoprire quella che potrebbe essere la suoneria migliore per impostare la nostra sveglia, è importante scoprire quelli che sono alcuni dettagli importanti e spesso molto influenti quando dobbiamo aprire gli occhi la mattina e dunque uscire dal mondo dei sogni.
Quando parliamo della sveglia in sé per sé, infatti, parliamo di uno dei più importanti e anche tradizionali stimoli che possono aiutare il nostro cervello per rispondere al necessità di ritorno al mondo esterno quando si fa mattino, e soprattutto per poter uscire dalla cosiddetta “inerzia del sonno”. Un momento, in poche parole, in cui sono numerosi i fattori che possono influire sul modo e sul tempo che impieghiamo per svegliarci.
Ad esempio, una maggiore attività del flusso sanguigno può avere un maggiore impatto sulla nostra capacità di svegliarci, o ancora risulta essere molto importante proprio la fase del sonno in cui ci troviamo. Ma arriviamo, adesso, a parlare più nello specifico proprio della sveglia e della suoneria a cui decidiamo di affidarci.
Sveglia, questa è la miglior suoneria per noi
Un primo dettaglio che potrebbe fare la differenza, ad esempio, quando decidiamo di impostare la suoneria della nostra sveglia è ad esempio la nostra età anagrafica. Secondo alcuni studi, infatti, coloro che si trovano in un range di età tra i diciotto e i venticinque anni necessitano di allarmi più forti e soprattutto squillanti di quelli di cui, invece, hanno bisogno i cosiddetti anziani o adolescenti.
Questi ultimi infatti, a differenza degli adulti o giovani adulti, hanno in realtà bisogno di una soglia ancora più forte ed elevata di suono nella propria sveglia, in quanto uscire dalla cosiddetta fase del sonno risulta essere ancora più complesso e difficile. Un altro aspetto molto importante, inoltre, è anche il modo in cui la suoneria potrebbe influenzare il nostro risveglio e anche il nostro umore.
Secondo alcuni studi, infatti, pare ci siano dei suoni specifici capaci di influenzare le nostre prestazioni: ovvero quelli che si aggirano intorno ai 500 Hz, perché più utili nel contrastare gli effetti e l’inerzia del sonno. Proprio per questo motivo, il consiglio è sempre quello di attenersi a quelle che possono essere suoneria di sveglia già preinstallate nei nostri dispositivi, rispetto a melodie più orecchiabili o scelte in autonomia. Per finire, bisogna prediligere suoni intermedi, che non siano veloci o lenti.