Al giorno d’oggi, i piercing vanno molto di moda, ma è necessario prestare molta attenzione al rischio infezioni. Ecco tutti i dettagli.
La nostra società è in continua evoluzione, e alcune cose che in passato non erano minimamente prese in considerazione, come tatuaggi e piercing, ad esempio, oggi sono diventate abitudini diffuse e di uso comune. E questo accade non solo tra la popolazione più giovane, ma anche tra coloro i quali appartengono alle fasce d’età più adulte.
C’è da dire, però, che tra le due pratiche vi è una profonda e sostanziale differenza. I tatuaggi, infatti, sono indelebili e permanenti, e per rimuoverli è necessario sottoporsi alla rimozione di essi tramite il laser. Quando si parla di piercing, invece, tutto diventa più facile, perché nel caso in cui avessimo la volontà o la necessità toglierlo, non dobbiamo fare altro che rimuovere il gioiello.
Ciò non toglie, però, che malgrado possa sembrare un’operazione molto più blanda rispetto a un tatuaggio, bisogna prestare molta attenzione quando si parla di piercing, sia nella scelta del centro specializzato in cui recarsi sia per ciò che concerne la cura di esso una volta effettuato il foro. Che cosa è necessario sapere rispetto a tale pratica? Quanto è alto il rischio di incorrere in infezioni ed eventuali controindicazioni? Ecco, a tal proposito, tutto quello che c’è da sapere.
Piercing e infezioni: quali sono i rischi e quando preoccuparsi
La prima cosa da prendere in considerazione quando si decide di fare un piercing è la valutazione del centro abilitato presso il quale ci si vuole rivolgere. È importante accertarsi, infatti, che l’operatore abbia frequentato tutti i corsi necessari per la pratica di tale professione, e che all’interno del suo studio vengano rispettate tutte le norme igienico-sanitarie.
Per evitare inconvenienti quali la trasmissione di infezioni come l’epatite B e C e l’HIV i professionisti del settore utilizzano materiale sterile e monouso, così da salvaguardare sia l’incolumità e la salute dei clienti sia loro stessi.
Una volta effettuato il piercing, è altrettanto importante seguire alla lettera le indicazioni fornite dall’operatore per ciò che concerne la cura del foro. In caso contrario, potrebbero scatenarsi delle infezioni, motivo per il quale è necessario prestare attenzione all’eventuale comparsa di sintomi quali febbre; gonfiore e/o arrossamento eccessivo della zona del piercing; pulsazioni intorno all’area interessata e secrezione di pus dalla ferita. Se anche solo uno di questi sintomi dovesse verificarsi, è importante rivolgersi subito al proprio medico.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi nulla di tutto ciò accade, perché le istruzioni per la cura dei piercing sono molto semplici e chiare da seguire. E per qualsiasi dubbio, informazione o chiarimento a riguardo, è sempre bene recarsi dall’operatore che ha effettuato il foro, in modo che anch’egli possa seguire, passo dopo passo, la corretta guarigione dello stesso.