L’acciuga è un piccolo pesce dai numerosi benefici nutrizionali. Ma fa davvero bene alla gola? Scopriamo insieme.
Con un contenuto lipidico compreso tra il 3 e il 10%, l’acciuga rientra nei pesci semigrassi e fornisce vitamina D e acidi grassi essenziali tra cui gli omega 3. Altra particolarità dell’acciuga è che è un’ottima fonte di ferro.
Si consuma soprattutto su crostini o come condimento per pizze. L’acciuga è un’ottima fonte di ferro per la prevenzione dell’anemia da carenza di ferro. Inoltre, questo pesce è:
- Ricco di acidi grassi essenziali, utilizzati nella prevenzione delle malattie cardiovascolari;
- Buona fonte di iodio per la funzione tiroidea;
- Fonte di Selenio per le sue proprietà antiossidanti;
- Fonte di fosforo; Buona fonte di vitamina D;
- Buona fonte di zinco.
Con i suoi 19,1 g di proteine per 100 g, l’acciuga è un’ottima fonte di proteine di buona qualità poiché queste proteine contengono tutti gli aminoacidi essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo.
Acciughe: fanno davvero bene alla gola?
Le acciughe contengono acidi grassi mono e polinsaturi che sono benefici per la salute cardiovascolare e aiutano a prevenire l’AMD e anche alcune patologie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer.
Con un apporto di 2,63 mg di ferro per 100 g, le acciughe apportano tanto ferro quanto 100 g di carne rossa. Il ferro è coinvolto nella sintesi dei globuli rossi. Una porzione di acciughe copre un quarto del fabbisogno giornaliero di ferro. È bene notare che il ferro di origine animale è particolarmente ben assorbito dall’organismo.
L’acciuga ha un contenuto di zinco di 1,86 mg, ovvero per una porzione da 100 g, il 20% del fabbisogno giornaliero. Questo oligoelemento è coinvolto nell’attività di oltre 300 enzimi e nel corretto funzionamento del sistema immunitario.
Inoltre, una porzione di 100 g di acciughe copre il 75% del fabbisogno giornaliero di vitamina D. La vitamina D ha diversi ruoli: il primo è quello di consentire un migliore assorbimento e fissazione del calcio sullo scheletro, inoltre è coinvolta nei meccanismi di difesa dell’organismo.
Ad ogni modo, per rispondere alla domanda inziale, ricordiamo che i pesci grassi come salmone, sardine, acciughe, trota, ecc. sono ricchi di omega-3 e fanno quindi parte degli alimenti antinfiammatori. Di conseguenza possono essere d’aiuto per combattere tutti i tipi di infiammazione dell’organismo, anche per la gola.
Per lo stesso motivo sono da preferire oli di oliva, di lino, di noci, ecc., purché vergini e prima spremuti a freddo per mantenere intatte tutte le loro proprietà.