Secondo le previsioni dell’OMS la depressione diventerà la più diffusa tra le malattie mentali. Ecco come si può aiutare un partner che ne soffre.
Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità la depressione è la malattia del secolo. Quando un partner è depresso spesso non si sa come reagire, come è meglio affrontare questo problema. Ecco qualche consiglio.
La depressione può colpire a qualsiasi età con una maggior incidenza nella secondo e terza decade della nostra vita. Le donne ne soffrono sempre in quantità doppia rispetto al numero di uomini colpiti. In generale la si può descrivere come un’angoscia costante in cui si perde interesse ed entusiasmo per le cose che prima ci rendevano felici. Chi è depresso a volte non riesce nemmeno a svolgere le azioni quotidiane di base. Diventa difficile anche mantenere i rapporti con amici, parenti, conoscenti e colleghi.
Ma cosa bisogna fare se il proprio fidanzato o fidanzata è depresso o depressa? Ecco come procedere.
Depressione: mai sottovalutare
A volte i sintomi di questa malattia non sono lampanti e il fidanzato e la fidanzata di turno possono scivolare in quello stato senza che qualcuno se ne accorga.
Superato questo momento bisogna entrare in azione. Innanzitutto occorre mettere in conto che la persona depressa potrebbe non capire di esserlo e che dunque tocca all’altra metà della coppia accorgersi che il compagno o la compagna non si stanno comportando, sentendo o pensando come al solito. Non bisogna valutare i segnali, la malattia potrebbe essere la causa per cui il partner lavora tanto o ha iniziato a consumare droghe.
Ma come affrontare la questione? Sicuramente non farlo in modo brusco. Si può esprimere preoccupazione su quanto sta accadendo e invitare a trovare un modo per sentirsi meglio ricorrendo all’aiuto di un professionista. È importante sottolineare che all’appuntamento si andrà insieme, insomma che la persona malata non sarà lasciata da sola. Nonostante la difficoltà del momento è bene sapere che i pronostici sono a favore della guarigione e che arrivano al 90%. Solitamente si tratta di assumere antidepressivi e seguire una terapia. Bisogna però avere pazienza perché nel caso dei farmaci può servire tempo per trovare la dose corretta.
La luce del sole aiuta a migliorare l’umore. Dopo essersi rivolti a un professionista e iniziata la terapia, se possibile si può invitare il depresso a fare una passeggiata di 30 minuti. Questo è un modo per aumentare il tono dell’umore. Un altro modo per sostenere chi soffre di questa malattia è aiutare il partner a mantenere i contatti con la persona che ne segue la terapia. Questo consiste nel ricordargli gli appuntamenti o eventualmente accompagnarlo se non ce la fa da solo.
Avere il sostegno di qualcuno ha un ruolo importante e bisogna dimostrarlo con i fatti, in modo concreto. Uscire da questo brutto tunnel è possibile.