Stare diverse ore a stretto contatto può portare a innamorarsi facilmente di un collega di lavoro. Ecco come capire se davvero tra voi è scattato qualcosa.
Ognuno fi noi è chiamato a trascorrere ogni giorno tantissime ore sul posto di lavoro, anche più di quelle che può passare a casa, proprio per questo è importante che possa sentirsi a proprio agio in modo tale da fare il massimo e non rendere l’atmosfera ancora più pesante. Questo a volte non sempre succede, come dimostrano le tante situazioni di discussioni o di mobbing che ancora oggi non vengono denunciate per timore di ritorsioni o di conseguenze negative.
Allo stesso tempo, però, può verificarsi anche l’esatto opposto: è possibile infatti possa nascere un feeling particolare con un collega, soprattutto se sembra disposto ad aiutarci quando ne abbiamo bisogno o scopriamo di avere alcune affinità al di fuori dell’ufficio. Una situazione simile può rappresentare un problema solo se uno dei due è già impegnato, anche se c’è chi può porsi comunque qualche remora in più ben sapendo che non tutte le aziende possono gradire una storia d’amore tra due dipendenti.
Innamorarsi di un collega non è difficile
Essere apprezzato e scoprire di avere sintonia con una persona può essere più che naturale, a maggior ragione se si tratta di un collega con cui si sta a stretto contatto ogni giorno. Non sono poche le persone che hanno conosciuto un grande amore proprio sul proprio posto di lavoro, anzi a volte non ha fatto da freno nemmeno l’idea che uno dei due fosse già impegnato con un’altra persona.
In una situazione simile è però bene andare con i piedi di piombo, ben sapendo che eventuali problemi potrebbero compromettere anche il rapporto professionale. È quindi importante innanzitutto guardare dentro se stessi e capire se questo interesse ci sia davvero, oltre ovviamente a cercare di capire se possa essere ricambiato.
Un primo “indizio”, come capita spesso a livello generale, può essere dato dai momenti in cui lo/la vediamo mentre è intento a guardarci da lontano pensando di non essere visto o quando ci sorride, anche semplicemente per rassicurarci in un momento lavorativo pesante. Allo stesso tempo può non essere casuale ritrovarselo sempre davanti anche quando non sarebbe previsto, come accade ad esempio alla macchinetta del caffè (può “studiare” l’orario in cui sei solito prendere una pausa) o anche semplicemente nei corridoi. Un altro segnale importante può nascere se cerca di sfiorarci anche solo con una mano con un piccolo pretesto.
Andare d’accordo con un collega non può che facilitare anche la produttività, ma può essere “sospetto” se lui/lei sembra essere sempre anche troppo disponibile a darci una mano quando ne abbiamo bisogno. A volte poi sono proprio le persone più sicure di sè che finiscono per agitarsi quando hanno vicino qualcuno che reputano interessante, anche questo può far pensare possa esserci un interesse che va al di là di quanto accade in ufficio.
I gesti dicono tanto
Chi è particolarmente timido o ha paura di un rifiuto potrebbe essere restio all’idea di ammettere di provare un interesse per qualcuno, a maggior ragione se si tratta di un collega. È proprio per questo che può essere utile cercare di carpirne di più osservando i suoi gesti, ben sapendo come la comunicazione non verbale possa dirci tanto di una persona.
Nel corso di una conversazione potrebbe ascoltare e mettere la testa di lato, segno inequivocabile di un interesse. Occhio inoltre se mette le ani ai fianchi, un altro modo di dire che sottolinea sicurezza e corteggiamento.
Raramente è inoltre casuale se vuole sapere qualcosa di più in merito alla vita privata, questo può essere un modo per capire se ci sia margine di azione per poter creare un rapporto al di là di quello lavorativo. Conoscere i gusti di una persona può servire anche a capire come organizzare al meglio un appuntamento di successo.