Giorgio Napolitano, lui è stato due volte “primo” come Presidente della Repubblica Italiana: ecco in quale senso.
Una vita dedicata alla politica, quella di Giorgio Napolitano, in queste ultimi giorni però in bilico: il Presidente della Repubblica Italiana emerito sta tenendo tutti in apprensione per le sue condizioni di salute, su cui tanti italiani aspettano costantemente notizie.
Al momento, Napolitano è ricoverato come ormai negli ultimi 4 mesi, ma le sue condizioni sarebbero critiche; ore d’ansia quindi per tutti, con lo stesso Papa Francesco che ha lanciato un appello a tutti i fedeli un appello proprio per pregare per il senatore a vita.
“Vi esorto a un pensiero per il presidente Napolitano, che è in gravi condizioni di salute. Che lui abbia conforto, questo servitore della patria” sono state le parole del Papa nell’udienza generale. Nella speranza che l’ex-Presidente si rimetta, in pochi sanno forse che Napolitano è stato il primo in diverse circostante: ecco perché.
Giorgio Napolitano, il Presidente della Repubblica delle prime volte: ecco perché
Nato a Napoli nel ’25, Giorgio Napolitano è entrato praticamente ventenne nel Partito Comunista Italiano, diventandone poi poco dopo segretario federale a Napoli e Caserta. La lunga militanza di Napolitano nel PCI durerà praticamente quasi mezzo secolo; conseguentemente al crollo del muro di Berlino e al rinnovamento del PCI, aderisce al Partito Democratico della Sinistra.
Diverse le cariche istituzionali ricoperte da Napolitano, oltre che deputato e senatore anche europarlamentare, Ministro dell’interno, Ministro per la coordinazione della protezione civile e presidente della Camera dei deputati, prima di diventare l’undicesimo Presidente della Repubblica.
Con la sua elezione nel 2006, è stato il primo capo dello stato ad aver fatto parte del PCI, oltre ad essere stato anche il primo ad essere stato rieletto per un secondo mandato (come successivamente poi successo anche a Sergio Mattarella); vanta anche il record di anzianità, risultando ad oggi il presidente più anziano al momento dell’elezione nella storia repubblicana. Un uomo che ha fatto sicuramente la storia della politica italiana e che, ad oggi, è ammiratissimo da tutti.